SCUOLA PER L'INFANZIA

CONCORSO - 2 ° PREMIO

SIRTORI

COMUNE DI SIRTORI

1.140.000 €

EMANUELE PANZERI CON ANDREA MEREGALLI, MADDALENA MERLO, SARA BIFFI

ADVANCED ENGINEERING

ADRIANO NEGRO

I confini,  determinati dalla complessità orografica del territorio collinare dell’Alta Brianza divengono ambiti privilegiati di riconfigurazione formale e funzionale nel progetto.

Il volume della nuova Scuola dell’Infanzia sembra costruire la balza inferiore della collina determinando una forte relazione di continuità del costruito con la natura.

Orientato ortogonalmente all’asse nord-sud, con le aule rivolte a sud, l’edificio si spinge verso il limite settentrionale, allontanandosi dal profilo collinare, in ombra, per cogliere la massima illuminazione durante il periodo invernale.

La necessità di organizzare gli spazi degli accessi al plesso scolastico, l’esigenza di ricavare spazi per la sosta comuni e la volontà di relazione, diretta e visiva, con il tessuto storico del paese, hanno determinato il principio insediativo della nuova Scuola per l’Infanzia che si pone a margine del lotto, costruendone il bordo inferiore: un sistema murario lungo la via unifica il luogo della scuola esistente determinando la costruzione di un bastione unitario che organizza e razionalizza il sistema degli accessi ai due edifici, determina gli spazi per la sosta all’aperto e al coperto e identifica, con gli elementi dell’architettura, il luogo dell’Istruzione.

 

Definito da un involucro dalle geometrie elementari il volume dell’edificio è connotato da linee semplici che assecondano l’orizzontalità della composizione quasi a riprendere l’andamento dei ronchi e delle balze sulle quali il costruito si adagia. Il rigore compositivo non fa sconti a forme ed articolazioni che non siano il frutto di una dialettica dinamica conl’intorno e con i propri abitanti/utenti. Il grande occhio aperto sul paese e sul territorio circostante si pone a conclusione del percorso a spirale che conduce all’interno dell’edificio. Una finestra dalle dimensioni ciclopiche all’occhio del bambino connette con il “fuori”, con il territorio, con il villaggio, con mamma e papà! Il fronte sud è definito da un partito di minuscole finestre e da una grande vetrata posta proprio sull’asse che conduce al paese e introduce all’edificio. Il lungo segno che andrà a connotare il fronte settentrionale quasi a segnare una “balza artificiale” posta al di sopra del bastione azzarda una tonalità cromatica mimetica, un colore caldo, kaki, grigio verde, verde-bosco, ambiente, verde-marrone. Colore al quale si contrappongono le cromie della singola sezione che viene portata all’esterno attraverso le piccole finestre dello spazio interciclo. Un tentativo di restituire anche un linguaggio e una funzione ai colori.