Progetto a quattro mani, nato da una opportunità proposta dalla collega Sara Biffi in seguito alla vincita del concorso per la piazza di Pagazzano.
Esigenza dell’Amministrazione era avere linee guida architettoniche da conferire agli interventi privati che avrebbero generato le quinte della futura piazza adiacenti al complesso monumentale del Castello Visconteo. L’intervento di revisione del precedente progetto ha consistito nella ridefinizione della composizione attraverso la messa a punto di un nuovo progetto di massima sviluppato successivamente dall’investitore.
Il volume del nuovo edificio residenziale è collocato sul limite orientale della nuova piazza a definire il margine con l’edificato del tessuto edilizio di espansione dell’abitato. La piazza, aperta sulla campagna circostante ed adiacente al fronte meridionale del maniero visconteo richiedeva la presenza di una architettura che fosse in grado di costruire tensione ed equilibrio delle quinte. La composizione dei volumi ha forma bivalente, Giano architettonico che dialoga da un lato, con l’austera composizione del castello, riproponendo il laterizio facciavista ed un insolito andamento di pieni e vuoti a definire marcati chiaro scuro, mentre sul lato orientale si confronta con il tessuto minuto dell’edilizia residenziale attraverso la riproposizione seriale di finestre e balconi di ordinaria geometria.
Un recinto opaco delimita il lotto in cui sono collocati giardini ed orti privati definendo intimità all’ambito privato ed ordine allo spazio pubblico.